Come la didattica online e le nuove tecnologie digitali cambiano il modo di fare scuola

Il classico approccio didattico prevede che le produzioni degli studenti vengano svolte prima in brutta e poi in bella copia. La brutta è un brogliaccio ad uso personale dello studente che non concorre alla valutazione; la bella copia invece è definitiva ed è oggetto di una valutazione conclusiva da parte del docente.

Eppure questo “modello produttivo” è del tutto superato nel mondo del lavoro odierno, che è basato su flussi di miglioramento continuo. Le grandi architetture del XXI secolo sono fatte di linguaggi macchina, di codici di software che fanno funzionare computer e smartphone e automobili. Ognuno di questi codici è un work in progress: non è mai definitivo, ma oggetto di costanti revisioni – da cui i famosi aggiornamenti! Peraltro, questi aggiornamenti sono spesso frutto di collaborazione di team di professionisti che abitano in continenti diversi e non si sono mai incontrati di persona.

Le nostre metodologie didattiche digitali ci permettono di adeguare i nostri criteri di valutazione scolastica agli standard professionali in vigore, e di dare voti con criteri moderni e più equi.

L’app Schoolwork di Apple, uno degli strumenti chiave della nostra didattica online, permette all’insegnante di valutare non solo il “prodotto finale” dello studente, ma anche di analizzare il processo con il quale questi è arrivato a quel risultato, comprendendone meglio il ragionamento e le eventuali difficoltà. Non solo: anche dopo la consegna all’insegnante, gli studenti possono riprendere in mano la loro composizione (o il prodotto multimediale), e migliorarlo e aggiornarlo, anche lavorando in squadra fra di loro. Brutta e bella copia non esistono più.

Una dimostrazione di come la didattica online e le nuove tecnologie scolastiche aiutino a sviluppare delle competenze veramente preziose per il mercato del lavoro di oggi e domani.